L'aria che tira, Maria Giovanna Maglie: "Ho preso un fracco di botte dai poliziotti", una drammatica confessione
Maria Giovanna Maglie riporta le lancette dell'orologio indietro. Ospite de L'Aria Che Tira nella puntata in onda su La7 lunedì 6 giugno, la giornalista si lascia andare a una confessione: "Se facciamo la gara di chi ha il curriculum più bello, io ho preso un fracco de botte dai poliziotti di Pinochet". Un modo quello della Maglie per collegarsi al conflitto in Ucraina, dove - è il suo ragionamento ai microfoni di Myrta Merlino - "nei primi cento giorni ha il lato ideologico da entrambe le parti".
L'esempio? Lo scivolone di Joe Biden su "Putin macellaio e criminale": "Prima o poi con Putin bisognerà pur trattare". Premettendo che capisce meno chi va a Mosca a fare una trasmissione (il riferimento è a Massimo Giletti), la giornalista spiega: "Anche chi è stato dal lato ucraino, la verità non l'ha potuta dire tutta. Nell'acciaieria Azovstal ancora non sappiamo cosa sia accaduto".
Da qui la sua conclusione: "Dobbiamo smettere di continuare a dire che gli ucraini sono buoni e i russi cattivi, lo sappiamo che è così. Ora qualcuno deve prendere seriamente l'idea di un negoziato serio, perché a rimetterci sono i civili". La Maglie dunque si accoda a Papa Francesco che ha chiesto dei negoziati per definire una volta per tutte il cessate il fuoco.
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