Antonella Viola sconvolta da suo figlio: "Cosa mi ha detto su Johnny Depp"
Si dice "preoccupata" Antonella Viola. Suo figlio, "grande ammiratore" di Johnny Depp le ha infatti confessato di essere contento per la conclusione del processo che si è concluso con la condanna di Amber Heard. "Gli ho chiesto dove si fosse informato, sulla base di cosa ritenesse che questa sia stata una sentenza giusta e la risposta ovviamente è stata: il web", scrive l'immunologa nel suo editoriale su La Stampa. "Proprio le discussioni sul web, il tifo spudorato dei sostenitori di Depp, gli insulti continui alla vittima di violenze e la copertura mediatica del processo hanno trasformato quella che doveva essere un'aula in cui si amministra la giustizia in un luogo in cui si è consumata l'ennesima violenza sulle donne. Tutte".
Johnny Depp e Camilla Vasquez? "Prima del processo...": voci piccanti sulla star e il suo avvocato
Insomma, la professoressa evidentemente non crede nei giudici visto che afferma: "Con questa sentenza ora noi tutte sappiamo che denunciare pubblicamente molestie, abusi, brutalità e persino vera e propria violenza fisica può costarci caro. Ci è stato ricordato che non basta avere a sostegno della nostra denuncia testimoni, lividi, messaggi intimidatori e raccapriccianti - come quelli inviati dall'attore agli amici in cui dichiarava di volerla uccidere e poi, una volta morta, stuprare".
Quindi la Viola ricorda che quei "ragazzi che si sentono in diritto di palpeggiare delle ragazzine su un treno o gli alpini che molestano le donne durante un'adunata non lo fanno perché sotto l'effetto di alcol e droghe ma perché figli di una cultura malata e distorta che ancora oggi priva le donne di diritti, volontà, dignità e libertà. E che lo fa con rabbia sempre maggiore per soffocare la ribellione di chi non ci sta". Amber Heard è stata "esposta alla gogna", conclude la immunologa che però ammette di non aver "minimamente seguito le vicende di Depp e Heard" ma "ascoltando mio figlio, ho ritenuto necessario approfondire, capire e cercare di smontare ai suoi occhi quella rete di falsità e odio che ha avvolto il processo".