L'ufficialità non ha placato la polemica. Non si fa che discutere della decisione di Massimo Giletti di condurre Non è l'Arena dalla Piazza Rossa di Mosca. A indignare i critici anche la scelta di intervistare per La7, nella puntata in onda domenica 5 giugno, Maria Zakharova, portavoce del ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov. Il timore è che il giornalista possa dare troppo spazio alle opinioni della Russia sulla guerra in Ucraina.
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A Non è l'Arena sta per arrivare un colpaccio. Secondo alcune indiscrezioni, Massimo Giletti sarebbe pronto a...Eppure, come ricorda il conduttore, questo non è altro che il suo lavoro. E, una volta per tutte, zittisce le malelingue: "Non ho rapporti particolari con Maria Zakharova", commenta sorridendo ai microfoni di Rtl 102.5. In effetti la portavoce di Lavrov era già stata intervistata dalla tv italiana. Prima di Non è l'Arena, la Zakharova aveva partecipato a Zona Bianca, il programma in onda su Rete 4.
Non è l'Arena, Giletti conduce da Mosca? "Sarebbe surreale", bomba del suo staff: alta tensione
L'ultima sfida di Massimo Giletti? Condurre Non è l'Arena direttamente dalla Piazza Rossa di Mosca. E lo ...E ancora: "Penso che chi fa questo mestiere deve raccontare quello che vede con i propri occhi, soprattutto quando c'è una guerra". L'obiettivo di Giletti, che ha già condotto per ben due volte dall'Ucraina, è quello di mostrare ai telespettatori come si vive ora in Russia e l'effetto delle sanzioni. "Non capisco le polemiche - conclude poi alquanto amareggiato -. Cosa deve fare un giornalista? Prendere le veline e leggerle? Io ho un'idea diversa di giornalismo".