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Generale Rossi, "quella di Putin un'avanzata inarrestabile": il graduato demolisce Joe Biden
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Nulla può cambiare il fatto che Vladimir Putin sia destinato a vincere. Lo crede Domenico Rossi. Ospite di Quarto Grado nella puntata di venerdì 3 giugno, il generale di Corpo d'Armata fa riferimento al cerchio magico che ruota intorno al presidente russo: "Finora in Russia abbiamo visto sparire e riapparire generali e oligarchi - spiega ai microfoni di Rete 4 nella trasmissione condotta da Gianluigi Nuzzi -. Chi non segue Putin pedissequamente viene allontanato. Insomma questo vuol dire che o cade Putin e tutti i falchi che lo circondano oppure a Mosca non cambierà nulla". Per Rossi nemmeno la guerra in Ucraina porterà rivoluzioni a Mosca.
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E proprio sull'invasione condotta dallo zar, il generale cerca di dare una spiegazione: "L'avanzata di Putin è inarrestabile anche se gli ucraini potranno avvalersi di fortificazioni naturali e degli aiuti che verranno dagli Stati Uniti". Come ricorda Rossi, "ci dimentichiamo che il Donbass possiede il 40 per cento del Pil dell'intera Ucraina. E Zelensky, prima di sedersi al tavolo delle trattative, non può concedere nulla". Insomma, il Cremlino si è già preso una cospicua e produttiva parte del territorio.
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L'unica soluzione? Una trattativa. Come aveva già affermato, "con Vladimir Putin è necessario venire a patti. Almeno nel breve periodo - erano le parole del generale -. Va rassicurato che non ci saranno problemi di sicurezza per la Russia, che la Nato non avanzerà". Allo stesso tempo anche la minaccia nucleare sarebbe un bluff: "Fa parte di una escalation dello scontro, in cui si vuole creare un clima di maggiore tensione e allarme, ma senza che questo comporti necessariamente arrivare alle conseguenze finali", era stata la sua conclusione.
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