Controcorrente, Michele Santoro: "A un passo dalla catastrofe nucleare", le informazioni riservate
Michele Santoro, ospite di Veronica Gentili a Controcorrente, su Rete 4, nella puntata del primo giugno, rimarca di non essere filoputiniano ma di essere totalmente schierato dalla parte degli ucraini. Detto questo, sottolinea ancora il giornalista, lui si considera un pacifista nel senso più profondo del termine, ovvero di non credere nell'uso delle armi per fermare la guerra. Quindi Santoro si autocita.
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"Circa cento giorni fa ho detto esattamente quello che sarebbe accaduto questa sera: di fronte alla superiorità dell'esercito russo naturalmente sarebbero state inviate delle armi molto più efficaci per contrastare l'avanzata dei russi", ricorda Santoro. "Queste armi sarebbero state dei missili in grado di colpire anche il territorio russo". E, ancora, prosegue, "ho detto che questo avrebbe provocato una escalation".
A questo punto, prevede il giornalista, "rischiamo veramente una catastrofe, una catastrofe nucleare". Perché, spiega Santoro tra lo stupore di Federico Rampini, "se questa mossa si rivelasse capace di arrestare Vladimir Putin e di portarlo sull'orlo di una sconfitta militare, diventerebbe concreta la possibilità che lui possa usare un'arma nucleare tattica". Insomma, secondo Michele Santoro, armare pesantemente Zelensky non può che portare ad un inasprimento del conflitto che potrebbe quindi concludersi con l'utilizzo della bomba atomica.