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"Meletta". L'ultimo insulto di Travaglio alla Meloni: cosa significa e fin dove si spinge

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Marco Travaglio non usa giri di parole e anche questa volta non perde occasione per mettere nel mirino una delle sue vittime preferite: Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d'Italia ha rispedito immediatamente al mittente l'ipotesi ventilata su alcuni quotidiani di un possibile avvicinamento in chiave futura tra il Pd di Letta e Fratelli d'Italia. La Meloni ha spiegato in modo chiaro e diretto che con dem e grillini non farà mai nulla.

 

Ma vallo a spiegare a Travaglio. Di fatto nel suo editoriale, Travaglio attacca la Meloni chiamandola "Meletta". E lo fa con il solito ragionamento di parte: " il trust di cervelli che va da Panebianco a Folli butta lì l'ultima ideona: un governo Meloni-Letta jr. Ex fascisti ed ex (molto ex) comunisti. Una roba rosa-nero, tipo la bandiera del Palermo. E, siccome tutti ridono, è già pronta la scusa: FdI e Pd sono "atlantisti" e "occidentali" perché armerebbero pure il Dalai Lama; gli altri sono "antiamericani" e dunque "putiniani" perché preferiscono il negoziato alla guerra per procura fino all'ultimo ucraino.

 

Noi, a scanso di equivoci, siamo toto corde per il governo Lettoni o Meletta". Insomma dietro quella bandiera "rosa-nero" c'è il solito ritornello di simpatie "fasciste" per la Meloni. Un ritornello più volte stoppato sul nascere dalla leader di FdI che ha sempre sottolineato la sua distanza da alcune ideologie del passato. Insomma Travaglio ha perso un'occasione per tacere. L'ennesima...

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