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Tagadà, "In realtà i russi...". Marco Travaglio rivela in tv cosa sta succedendo davvero in Ucraina

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"La sconfitta russa l'ho letta sui giornali, ma sul campo non si è mai vista neppure per un giorno, a meno di non considerare come sconfitte russe il ritorno indietro da Kiev e da Kharkiv, due città importanti in cui i russi però non erano nemmeno entrati": Marco Travaglio, ospite di Tiziana Panella a Tagadà su La7, ha detto la sua sul conflitto in corso in Ucraina. Secondo il direttore del Fatto Quotidiano, controcorrente rispetto a molti altri osservatori della guerra, "Mosca sta vincendo la guerra e si sta prendendo tutto quello che le interessa".

 

 

 

"Personalmente mi auguro avessero ragione il generale Mini e altri esperti, secondo cui i russi fin dall'inizio volevano prendersi solo il Donbass e non ingoiarsi l'intera Ucraina, non perché gli faccia schifo, ma perché prendersi un Paese abitato per i tre quarti da persone che non vogliono la dominazione russa significa non riuscire a tenerlo", ha proseguito Travaglio. 

Marco Travaglio a Tagadà, il video

 

 

 

Il direttore del Fatto, poi, ha parlato anche della questione armi: "Quelle che americani e inglesi avevano inviato agli ucraini prima che iniziasse la guerra e quelle che continuano a inviare anche oggi hanno consentito agli ucraini di tenere i russi nel territorio che interessava loro senza dilagare. Il problema è che poi ci domandiamo a cosa servano le nostre armi, che sono molto meno importanti e moderne, tant'è che adesso gli ucraini ci accusano di non mandarne a sufficienza e di tradirli. La nostra Costituzione ci vieta di mandare armi a Paesi non alleati in guerra, per questo avremmo dovuto ritagliarci un altro ruolo e proporci come mediatori".

 

 

 

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