Tagadà, "Dove sta scritto, dimmelo". A Tagadà finisce malissimo: che lite tra Travaglio e Parsi
Il prof. Vittorio Emanuele Parsi ha bacchettato Marco Travaglio sulla conoscenza della Costituzione nello studio di Tiziana Panella a Tagadà su La7. Il direttore del Fatto Quotidiano, parlando dell'aiuto offerto dal nostro Paese agli ucraini in guerra, ha spiegato che l'Italia per legge non potrebbe inviare armi ad altri. Ma poi è stato subito smentito da Parsi, che ha detto: "L'articolo 11 non dice che non si possono inviare armi. Lei non conosce la Costituzione!". "Lei è un costituzionalista?", gli ha chiesto allora Travaglio, innescando un serrato botta e risposta.
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"Basta aver fatto educazione civica - ha proseguito il professore -. Non sappiamo nemmeno quanto siano state utili queste armi". Parsi, poi, ha provato a contestualizzare la questione: "Il fatto che l'Ucraina abbia speso molto per le armi mi sembra sia stato il minimo sindacale visto quello che è successo dopo. Se si guardano le classifiche delle armi si vede per esempio, incredibilmente, che la Grecia, che è uno dei Paesi con il Pil più piccolo nell'Ue, ha uno dei bilanci militari più grandi. Come mai? Una semplice questione di diffidenza nei confronti della Turchia".
Vittorio Emanuele Parsi contro Marco Travaglio a Tagadà, il video
Il professore, infine, ha spiegato: "Quello che ci risulta è che i russi stanno patendo grossi danni materiali. Come mai non volano? Come mai uno che ha una superiorità nell'aria non dovrebbe usarla? In ogni caso i russi non ci stanno andando piano, stanno prendendo di mira la popolazione civile per fare pressione sul governo, stanno bloccando la fuoriuscita di grano chiedendo la revoca delle sanzioni. Non sono gli inglesi e gli americani che mandano armi, le mandano i tedeschi, i francesi, gli spagnoli, gli italiani: tutta la Nato manda armi perché ritiene che la minaccia russa all'Ucraina sia una minaccia all'ordine internazionale e alla sicurezza europea".