Rula Jebreal e l'accusa a Roman Abramovich: "Cosa sta facendo"
Rula Jebreal dice la sua sulla guerra. La giornalista palestinese, ospite di Atlantide su La7, si sofferma sulle sanzioni imposte dall'Occidente agli oligarchi russi vicini a Vladimir Putin. Tra questi c'è anche Roman Abramovich, ex patron del Chelsea. Su di lui la Jebreal lancia pesanti accuse: "Putin e Abramovich sono amici, ma dire che si fida dell’oligarca è troppo. Abramovich ha un’azienda di acciaio e in questo momento lo sta vendendo alla Russia per i carri armati e tutto il materiale bellico. Noi pensiamo che Abramovich pensi solo a caviale, champagne, calcio, moglie e amanti, ma in realtà è l’uomo che sta finanziando l’apparato e sta dando l’acciaio per la macchina di guerra di Putin".
Rula Jebreal allo scoperto, il nemico Putin e il sospetto gravissimo: "Allora chi sono gli alleati?"
Insomma, a detta della scrittrice il magnate russo finanzia il conflitto in Ucraina. Ma Abramovich non è l'unico, tutti "gli uomini del presidente" sono così: "Abbiamo una visione distorta di questi uomini, crediamo che siano ricchi e non causano niente, la verità invece è che sono uno strumento di Putin, i suoi soldi. Ha bisogno di rinnovare casa? Ha bisogno di finanziare le Olimpiadi? O di stabilizzare l’Europa o l’America? O comprare la pubblicità per la Brexit su Facebook? Chiama gli oligarchi e i loro soldi oscuri". Da qui il sospetto: "I mille miliardi famosi spariti dalla Russia negli ultimi 30 anni dove sono finiti? Cosa stanno finanziando?".
Pochi giorni fa la Jebreal sulla guerra era stata schietta, mandando un chiaro messaggio a quei paesi che tentano di essere neutrali per interesse: "Quando gli ucraini hanno scelto di combattere, ci hanno chiesto in primis la no-fly zone, ma il mondo ha risposto che non poteva farla. Allora ci hanno chiesto almeno di sanzionare la Russia in maniera paralizzante, così da fare pressione al fine di fermare la macchina da guerra che ha costi elevatissimi. Purtroppo abbiamo potuto attuare solo sanzioni marginali, perché tanti paesi sono co-dipendenti dalla risorse della Russia".