
Vaticano, Matteo Zuppi nuovo presidente della Cei: ecco perché è una "vittoria" di Papa Francesco

Papa Francesco "vince": Matteo Zuppi è stato nominato presidente dei vescovi italiani. Il cardinale 66enne era il profilo consigliato da Bergoglio, che in un'intervista aveva detto di preferire "un cardinale autorevole, uno che voglia fare un bel cambiamento". E così è stato. Il capo della Santa Sede ha fatto il suo nome al termine di un'ora di assemblea generale della Cei. Zuppi era il più votato della terna. A seguire il cardinale di Siena Paolo Lojudice e monsignor Antonino Raspanti, vescovo di Acireale.
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D'altronde Zuppi è sempre piaciuto a Bergoglio perché, oltre a essere stimato in Vaticano, è un "prete di strada" con una lunga esperienza in mezzo ai poveri e alle persone comuni. Il cardinale infatti proviene dalla comunità di Sant’Egidio, dove ha iniziato a impegnarsi nel 1973, quando ancora era studente al liceo classico Virgilio. Tra le sue attività quelle a favore delle scuole popolari per i bambini emarginati delle baraccopoli romane, le iniziative per anziani soli e non autosufficienti, per gli immigrati e i senza fissa dimora, i malati terminali e i nomadi, i disabili e i tossicodipendenti, i carcerati e le vittime dei conflitti.
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Zuppi è già stato per più di dieci anni parroco della basilica romana di Santa Maria in Trastevere e assistente ecclesiastico generale della comunità di Sant’Egidio. Si ricorda l'importante mediazione in Mozambico nel processo che portò alla pace dopo oltre diciassette anni di guerra civile. Nominato nel 2012 da Benedetto XVI vescovo ausiliare e nel 2015 da Francesco arcivescovo di Bologna, Zuppi divenne cardinale nel 2019. E oggi l'ultima nomina alla Cei.
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