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Xi Jinping, blitz nel Pacifico: le due isole nel mirino della Cina, allarme rosso negli Stati Uniti

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Xi Jinping allunga le mani sul Pacifico. Dopo il patto sulla sicurezza con le Isole Salomone, Pechino potrebbe trovare un'intesa con Kiribati e Vanuatu. Si tratta sì di isole piccole, ma estremamente strategiche. A rivelare il piano cinese il Financial Times, attraverso la testimonianza di un funzionario dell'intelligence di un paese alleato agli Usa. "I cinesi sono in trattative per un accordo che andrebbe a coprire lo stesso ambito di quello firmato con le Salomone".

 

 

L'arcipelago Kiribati è di grande importanza, perché vanta quelle rotte marittime che uniscono gli Stati Uniti e l'Australia. Al momento non è ancora stato pubblicato il patto con le Salomone, ma stando a diverse indiscrezioni questo prevederebbe che le navi cinesi possano visitare i porti dell'arcipelago per operazioni di logistica e rifornimento, ma anche inviare forze di polizia per mantenere l'ordine sociale, visti gli scontri del novembre scorso. Il timore della Casa Bianca è che questo possa essere l'inizio per la creazione di una base permanente proprio a 2mila km dalla costa australiana.

 

 

Sempre secondo il quotidiano britannico, Xi avrebbe chiuso l'intesa con Vanuatu per l'aeroporto di Luganville, anche questa ex base Usa. "Sembra che i cinesi stiano compiendo uno sforzo globale per espandere i luoghi in cui possono operare in modo militare o quasi", chiosa lo 007. D'altronde l'interesse cinese in queste zone ha origini ben più antiche: Pechino negli ultimi anni ha approfittato del "vuoto" lasciato nella regione, storicamente "terreno" americano, per mettere così un piede in questa zona strategica di Pacifico. 

 

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