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Michele Santoro e il partito, "sapete perché nessuno dice filo-Santoro?": una clamorosa frase rubata
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"Dire che qualcuno è filo-Santoro oggi forse fa paura". E' un Michele Santoro in grande spolvero quello che pochi giorni fa, a Roma, ha presentato il suo "partito" insieme a Sabina Guzzanti. I due vecchi sodali dell'anti-berlusconismo tornano in prima fila 20 anni dopo, per condannare il mainstream schierato a senso unico sulla guerra in Ucraina. Nessuna discesa in campo, sostengono, ma la sensazione è che qualcosa bolla in pentola, anche per il clima che si sta creando in una certa sinistra ostile alla linea incarnata dal premier Mario Draghi e dal Pd di Enrico Letta.
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"Parlare di una escalation di Putin nei confronti di tutta l'Europa è pura propaganda - tuona Santoro in versione Teletribuno -. In questo momento i russi non ce la fanno a tenere sotto controllo nemmeno l'Ucraina, parlare di invasione della Polonia è propaganda". Gli fa eco la comica: "Il dibattito tv in questo momento è assolutamente insoddisfacente, la discussione politica e politica deve essere vera e condivisa". "Noi europei che cavolo facciamo? - incalza ancora Santoro - Stiamo a guardare? Siamo impotenti? Chi comanda le operazioni in Europa? Stoltenberg? Ma quello è un filo-americano, vogliamo toglierlo di mezzo e metterci un francese o un tedesco?".
"Perché hanno paura di dire filo-Santoro": guarda il video su Non è l'arena
Avvicinato dai microfoni di Non è l'arena, su La7, Santoro si lascia sfuggire qualche frase pesante: "Tu non stai fondando un partito, ma stai sondando il terreno?, gli chiede l'inviato di Massimo Giletti. " "Non c'è riuscito neanche Marx...", si schermisce Zio Michele, che poi si mostra un po' deluso per qualche assenza di peso al suo ritrovo: "Mi avrebbe fatto piacere che venissero Alessandro Orsini e Marco Travaglio, che il fonte si allargasse". "Poi avrebbero detto che lei è filo-orsiniano", lo provoca ancora il giornalista di La7. "Ma tanto è la cosa più facile da dire: Prima viene filo-putiniano, poi filo-orsiniano. Filo-Santoro non lo dicono però, forse spaventa questa cosa perché se uno è filosantoro dice: chissà, magari fonda un partito e allora diventa un problema".
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Un santuario alpino sospeso nel tempo e nello spazio
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