Vladimir Putin, la truffa da 13 milioni di euro allo zar: la mossa suicida del dentista e della sua amante
Vladimir Putin a un passo dall'essere truffato da un dentista ucraino e la sua amante. I due, bloccati in extremis, avrebbero utilizzato procure contraffatte del Cremlino. L'obiettivo? Vendere proprietà del governo russo a una società immobiliare tedesca, la Sascha Klupp. Se fosse andato a buon fine, il colpaccio avrebbe portato ai due truffatori oltre 13 milioni di euro. Il tutto è iniziato quanto la Sascha Klupp ha acquisito quattro appezzamenti di terreno dal governo russo nel quartiere berlinese di Karlshorst. Si parla di 17.000 metri quadrati (4,2 acri) del vecchio aeroporto, oltre a tre edifici residenziali dove ufficiali sovietici una tempo vivevano. Nonostante la somma versata, i soci della società non hanno avuto accesso alla proprietà. A fermarli alcuni segretari dell'ambasciata russa. Per loro infatti Mosca non aveva mai venduto gli appezzamenti di terreno. Così sia l'investitore immobiliare che l'ambasciata russa hanno presentato una denuncia per frode.
Ma questi non erano gli unici terreni al centro del raggiro. Ben presto è emerso che diverse proprietà del governo russo erano nell'elenco delle vendite all'insaputa di Mosca, comprese parti del complesso delle ambasciate sul grande viale Unter den Linden di Berlino.La mente dietro tutto secondo Der Spiegel sarebbe Jefim Brandmann, dentista di 60 anni. L'uomo, nato a Czernowitz nell'attuale Ucraina, si atteggiava a rappresentante autorizzato del governo russo presso gli uffici del catasto.
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Durante le trattative ha addirittura mostrato alle ignare vittime procure dell'amministrazione presidenziale del presidente russo. Secondo la polizia, braccio destro dell'uomo sarebbe la sua amante. Lei invece si diceva ufficiale di alto rango in un'agenzia di intelligence russa. Peccato però che la donna in realtà sarebbe ucraina.