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Nicolai Lilin asfalta Joe Biden: "Se nel mondo ci fossero persone intelligenti...", la cruda verità sullo "sterminio in Ucraina"

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Siamo a L'aria che tira, il programma condotto da Myrta Merlino su La7. Ospite in collegamento lo scrittore russo Nicolai Lilin, una voce sempre molto interessante, autorevole, e con ben pochi preconcetti.

 

 

E nel corso della puntata di martedì 17 maggio si parla di Silvio Berlusconi, delle sue parole della vigilia, in cui ha rimproverato a Joe Biden il fatto che starebbe facendo ben poco per raggiungere un accordo di pace. Parole accolte a più latitudini con isteria dilagante e paragonate alla stregua di una "giustificazione" dell'invasione dell'Ucraina di Vladimir Putin.

Ma dal coro di voci isteriche, Lilin, si affranca a tempo record. Myrta Merlino infatti gli chiede se condivide l'appello di Silvio Berlusconi. E lui: "Lo condivido pienamente, Myrta. Perché io credo che bisogna trattare con tutti. Alla fine, per finire la guerra, comunque bisogna sedersi e scrivere i trattati, firmare gli accordi. Per forza bisognerà farlo", premette. 

 

 

E ancora, lo scrittore aggiunge: "Non capisco perché prima di farlo dobbiamo portare allo sterminio così tanta gente. Perché gli ucraini devono pagare con la propria pelle le ambizioni di altri paesi, perché i russi devono subire le decisioni del loro governo, dell'autocrate che sta al potere. Credo che se nel mondo ci sono persone intelligenti, soprattutto nella politica, persone che capiscono la diplomazia, ovvero l'arma più importante che può usare l'uomo", raggiungere la pace è possibile, conclude Lilin. Una stoccata a Joe Biden?

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