Paolo Mieli smaschera Conte: "Bluff sull'Ucraina. Attivo in settimana, poi sabato e domenica..."
Sono bastate poche parole a Paolo Mieli per liquidare il dibattito politico tutto italiano sull’invio delle armi. Il Movimento 5 Stelle è in pressing su Mario Draghi affinché riferisca in Parlamento e ci sia un voto, di cui però non c’è alcun bisogno, dato che è tutto già contenuto nel primo decreto, che “copre” la questione degli aiuti militari fino al prossimo dicembre. Quindi quello di Giuseppe Conte è solo rumore, fumo da vendere ai suoi (pochi) elettori.
Draghi che cosa dovrebbe fare a questo punto? È la domanda rivolta a Paolo Mieli, ospite di Omnibus su La7: “Seguo poco questo tema perché è così evidente che si tratta di un bluff che non c’è bisogno che Draghi lo vada a vedere. Questi giochetti di passarsi la palla tra Giuseppe Conte e Matteo Salvini… se uno vuole porre un tema serio chiama il ‘banco’ e lo fa. L’unica cosa che mi colpisce in questa vicenda è che Conte è più attivo durante la settimana, Salvini il sabato e la domenica - ha ironizzato Mieli - per il resto dicono più o meno le stesse cose”.
Paolo Mieli e il bluff di Conte: guarda il video a Omnibus su La7
Inoltre il giornalista si è detto sicuro del fatto che il premier non corra alcun pericolo sull’invio di armi: “Stiamo parlando di guerra e pace, non di cose poco importanti, quindi direi che Draghi non ha da temere e non ha nessun interesse ad andare in Parlamento. Questa versione del pacifismo rappresentata da Conte e Salvini è più un segnale politico mandato a Letta, ma non ha alcun rilievo”.