Marco Carnelos, "tutti arruolati": la guerra segreta che mettere in pericolo l'Italia, la bomba dell'ex ambasciatore
Non c'è solo la guerra in Ucraina. Per Marco Carnelos, ex ambasciatore in Iraq, c'è un conflitto che si combatte sottotraccia ma per cui "tutti sono arruolati". Si tratta del braccio di ferro economico. Sì, perché Joe Biden sta tirando sempre più la corda con Vladimir Putin, al punto che le conseguenze ricadranno su una moltitudine di paesi. D'altronde non è più un mistero che gli Stati Uniti stiano giocando un ruolo di primo piano a fianco di Kiev, con l'intelligence che avrebbe aiutato l'Ucraina a scovare e uccidere i generali russi.
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E proprio in virtù di questo, le conclusioni di Carnelos sono delle più drammatiche: per prima cosa "la guerra russa in Ucraina si sta trasformando anche in una guerra per procura degli Stati Uniti contro la Russia con il sostegno attivo di altri membri della NATO e con i poveri ucraini nella funzione di carne da macello". Per non parlare poi della sfida economica "in cui sono stati arruolati tutti i membri della NATO e dell'UE e i cui effetti collaterali sull’economia si stanno rivelando pesantissimi". E l'Italia non è esclusa. Per questo l'unico modo per porre fine alla guerra secondo l'ex ambasciatore è un faccia a faccia tra Mosca e Washington.
Al momento però le trattative sono in salita. La conferma? Le parole di Biden dopo la visita di Mario Draghi. "A giudicare dalle dichiarazioni rese pubbliche, il nostro premier ha portato un messaggio sensato, evidenziando le inquietudini europee per il prolungarsi del conflitto e la necessità di porvi fine - conclude Carnelos in una lettera a Dagospia -. Il problema è che Biden, dopo aver rifilato la consueta pacca sulla spalla che viene riservata in queste occasioni, abbia glissato su tutto il resto. Il Congresso Usa ha appena approvato ulteriori 40 miliardi di dollari a sostegno dell’Ucraina portando il totale dei fondi fin qui stanziati a 54 miliardi. Stati Uniti e Russia sembrano entrambi propendere verso una guerra lunga che assomiglia sempre più ad un treno in corsa fuori controllo".