Joe Biden, "la sua pericolosa fantasia segreta". Lilli Gruber raggelata: rovinati dagli Usa?
Un timore aleggia nello studio di Otto e mezzo. Che Joe Biden voglia imitare Ronald Reagan e affrontare a muso duro Vladimir Putin, come il suo predecessore repubblicano fece negli anni Ottanta, convinto di poterlo "addomesticare".
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A dubitare del presidente americano è un insospettabile come Beppe Severgnini, editorialista del Corriere della Sera e soprattutto ultrà dei dem a stelle e strisce. Ospite di Lilli Gruber a La7, commenta a caldo le prime parole di Mario Draghi alla Casa Bianca da Biden: "Quello che conta è cosa si diranno dentro. Siamo sicuri che un leader esperto di 74 anni vada a Washington per ascoltare la lezione o farsi la photo-opportunity? Sono sicuro che a quattr'occhi qualcosa gli dirà".
"La fantasia pericolosa di Biden". Guarda qui il video di Severgnini a Otto e mezzo
Il punto vero è Biden: "Gli americani vogliono il cambio di regime a Mosca e tutti dovremmo sperare che Putin se ne vada o non possa più riprovare a fare queste cose. Il mio timore è un altro. Biden appartiene alla generazione che ha visto Reagan 'chiamare il bluff' dell'Unione Sovietica. Lui ha chiamato il bluff e l'Unione Sovietica si è sciolta. Speriamo che non accada, ma Biden per entrare nella storia potrebbe provare a svelare il bluff della Russia, gigante coi piedi d'argilla". Dall'altra parte, però, suggerisce Severgnini, non c'è una persona ragionevole come Gorbaciov ma c'è Putin, "che ha un altro carattere ed è molto molto più pericoloso. Spero solo che Biden non abbia fantasia di questo genere, sarebbe molto pericoloso per Biden e per noi".
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