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Tagadà, Domenico Quirico: "Ciò che nessuno sa". Il dubbio atroce su Putin: cosa ci può accadere

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“Cosa vuole Vladimir Putin? Non lo sa nessuno”. Parla chiaro Domenico Quirico a Tagadà, la trasmissione di La7 condotta da Tiziana Panella. Il caposervizio degli esteri de La Stampa è stato onesto nella sua analisi: “In tutte le guerre gli scopi che si propongono i belligeranti sono sempre problematici, le idee si modificano giorno per giorno. In questo caso il problema è doppio: che cosa voleva Putin all’inizio e che cosa vuole adesso? Abbiamo solo ipotesi”.

 

 

“Siamo partiti dall’idea che voleva occupare l’intera Ucraina - ha ricordato Quirico - ma continuo a ritenere che neanche un somaro poteva pensare di occupare un Paese con 40 milioni di abitanti e circa 140mila soldati. Poi è venuto fuori che Putin si accontentava del Donbass, poi forse anche solo del pezzo sotto fino alla Transnistria. In realtà Putin cosa vuole fare? Non lo sa nessuno, sono tutte ipotesi che possono significare tutto o niente. Io sono dell’idea che non ci sono le condizioni militari per i russi di prendere Odessa: hanno già problemi per arrivare in Donbass - ha sottolineato Quirico - a meno che non decidano di cambiare completamente la natura della guerra”.

 

 

La Panella si è poi occupata di quanto sta accadendo all’acciaieria Azovstal, chiedendo un parere al generale Bellacicco: “Sotto l’aspetto operativo, non essendoci più i civili, cade qualsiasi remora di carattere umanitario. Diventa uno scontro tra combattenti e si può intervenire più duramente. Mandare dentro del gas? Ho sentito ipotesi di questo genere, ma al posto dei russi non lo farei: in questo momento l’acciaieria è attenzionata dal mondo intero, usare del gas sarebbe devastante in termini di immagine”.

 

 

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