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Morto Richard Benson: "Se perdo la vita...", la frase-choc soltanto pochi giorni fa

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Francesco Fredella
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È morto Richard Benson. Il mondo del rock è in lutto perché è andato via per sempre un artista inimitabile. "Se muoio, muoio felice", aveva detto qualche tempo fa "accarezzando" il tema della morte. L'annuncio arriva con un post su Facebook, che diventa subito virale. "Carissimi amici ed amiche, dobbiamo purtroppo darvi la notizia più brutta possibile. Richard ha lottato come un leone anche questa volta contro la morte e purtroppo non ce l'ha fatta. Ci ha lasciato. L'ultima volta però ci ha detto: "Se muoio, muoio felice", si legge sul profilo dell'artista. Era tutto: chitarrista, cantante e personaggio televisivo italiano, ma di origine britannica. Spesso veniva citato nei film e in uno di Carlo Verdone, "Maledetto il giorno che ti ho incontrato", fa un cameo in cui interpreta se stesso mentre parla con lo stesso Verdone su Jimi Hendrix. E' il 1992. 

Sono anni d'oro quelli del suo debutto in radio, tv e sul palco. Intorno al 1970. A Roma lo conoscono tutti e amano il suo stile, quindi costruisce una fama internazionale grazie al modo di confrontarsi con il pubblico. Ora della sua morte si sa poco: è andato via all'improvviso a Roma, forse per malattie cardiovascolari contro le quali lottava da molti anni. Si sentiva romano a tutti gli effetti pur essendo nato a Woking, in Inghilterra. Sua madre era romana, suo padre inglese. Tra gli anni '60 e '70 inizia il suo cammino verso il successo senza abbandonare mai la chitarra elettrica (la prima acquistata è del 1966, la Gz33). La musica metal diventa la sua seconda pelle. "Sono cresciuto con i Rolling Stones", raccontava. E ci teneva a precisarlo sempre. 

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