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Nicolai Lilin demolisce Laura Boldrini: "Il neonazista che ha ricevuto", la rivelazione

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"Un insulto all'intelligenza umana": così Nicolai Lilin, in collegamento con Myrta Merlino a L'Aria che tira su La7, ha definito le semplificazioni che spesso vengono proposte sulla guerra in Ucraina. Una di queste è rappresentata dalla convizione per cui Vladimir Putin sarebbe un pazzo che all'improvviso ha invaso il Paese di Zelensky. SI tratta di letture pericolose, secondo lo scrittore italiano di origine russa. Che poi, in un secondo momento, ha ricordato un vecchio episodio riguardante l'ex presidente della Camera Laura Boldrini e i suoi rapporti con i neonazisti ucraini.

 

 

 

"Il conflitto è un minotauro che è nato da dell'incesto tra gravi mancanze politiche e la miopia del nostro occidente - ha spiegato Lilin -. Sono solidale con i poveri ucraini che subiscono l'aggressione militare perché so cosa significa avere la guerra in casa, però sono assolutamente contrario a queste spiegazioni riduttive". La teoria per cui Putin si sarebbe svegliato una mattina, decidendo di invadere l'Ucraina, "è un idiozia totale" secondo lui.

 

 

 

Poi, parlando della deputata dem, ha raccontato: "Laura Boldini ha invitato uno dei più grandi capi delle organizzazioni neonaziste ucraine. Me lo ricordo da ragazzo quando veniva in Transnistria a fare le agitazioni tra la popolazione ucraina". In merito a quest'ultimo punto Lilin ha sottolineato un dettaglio da brividi: "Ricordo la sua dialettica e mi ricordo la pistola che portava orgoglioso alla cintura".

 

 

 

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