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Nicolai Lilin, "cosa si aspetta ora dall'Occidente": la soffiata, perché le parole di Putin ribaltano la guerra

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"Vladimir Putin è stato abbastanza prevedibile, nel suo discorso ha dato un segnale ai propri cittadini e anche all'Occidente, non c'è stata nessuna esaltazione, anzi è stato pacato": lo scrittore Nicolai Lilin - ospite di Myrta Merlino a L'Aria che tira su La7 - ha commentato la parata che si è tenuta il 9 maggio davanti al Cremlino. Un evento da cui ci aspettava una maggiore aggressività, soprattutto da parte dello zar. "Il clima è stato contenuto", ha continuato Lilin. Che poi ha spiegato perché la manifestazione non dovrebbe suscitare nessuna sorpresa: "In realtà la parata militare si tiene ogni anno, per cui non c'è niente di strano nel fatto che il 9 maggio abbiano marciato i militari per le strade di Mosca e di altre città". 

 

 

 

In ogni caso lo scrittore italiano di origine russa si è detto più sereno dopo aver ascoltato le parole del presidente: "Il suo discorso è stato molto cauto e ha lasciato la porta aperta alla diplomazia, lui aspetta dall'Occidente un'iniziativa diplomatica, si sente aggredito dalla Nato e dall'Occidente, ma non vuole la guerra totale, forse ha messo da parte anche il discorso nucleare".

Nicolai Lilin a L'Aria che tira, il video

 

 

 

Il fatto che non sia stata menzionata l'arma nucleare - ha raccontato Lilin - sarebbe stato accolto in maniera positiva anche a Mosca: "Diversi quotidiani russi sono usciti con titoli abbastanza tranquillizzanti. Io personalmente sono più sereno".

 

 

 

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