Quarta Repubblica, Toni Capuozzo e il segreto della fonderia Azovstal: "Vi dico cosa c'è davvero lì sotto"
Toni Capuozzo non usa giri di parole e intervenendo a Quarta Repubblica, il talk show su Rete 4 condotto da Nicola Porro, spiega quali sono i motivi per cui Putin non chiude la partita nell'acciaieria Azovstal. Il parere del giornalista e storico inviato di guerra è piuttosto chiaro: "La voce più volte ripetuta è che lì sotto ci sia non solo un laboratorio chimico, o resti, ma decine di uomini che non sono ucraini e non sono neanche russi, ma sarebbero occidentali".
A quanto pare, dunque, la vicenda che riguarda la battaglia di Mariupol è molto più complessa. Poi Capuozzo va avanti e afferma: "La cosa che mi incuriosisce è questo giallo che sappiamo tutti e di cui non parliamo perché camminiamo sulle uova per paura, legittima e doverosa, della propaganda russa". Insomma secondo Capuozzo la presenza di persone straniere al contesto di guerra nell'acciaieria è cosa nota. Ma il cronista ha anche un dubbio: "Può essere una bugia messa in giro dalla propaganda russa – sottolinea Capuozzo -. Ieri è uscita una delegazione di questi dell’Azov con una bandiera bianca per parlamentare. Non essendoci più civili, perché tutti i civili sono riusciti a venir via, che cos'è che trattiene i russi da fare tabula rasa? E che cosa trattano?".
Infine Capuozzo parla anche della gestione di questa vicenda da parte del presidente ucraino, Zelensky: "È chiaro che Zelensky – evidenzia Capuozzo - preferirebbe degli eroi morti per farci dei monumenti che dei reduci probabilmente critici nei suoi confronti e sconfitti. Il fatto che ci siano degli occidentali. Se ci sono degli americani, degli inglesi e si dice perfino degli italiani, da quanto tempo sono lì?". Insomma il mistero di Azovstal può cambiare gli scenari della guerra e anche quelli strategici dei due leader in campo, Putin e Zelensky.