Vittorio Sgarbi, "ho mandato a quel paese Berlusconi": svelato l'impensabile
Vittorio Sgarbi senza freni. Anche se non è una novità, la schiettezza del critico d'arte sorprende sempre. Senza peli sulla lingua, infatti, Sgarbi ne ha una per tutti. E, intervistato da Un giorno da pecora, non è da meno. "La ferita che ho sul naso? Me la sono procurata lo scorso 7 maggio sbattendo su di un vetro, mentre ero al telefono con Mario Draghi che mi aveva chiamato per farmi gli auguri". Questo è solo uno dei tanti aneddoti raccontati su Rai Radio1, durante la trasmissione condotta da Francesca Fagnani e Giorgio Lauro.
Qui il deputato ha spiegato il piccolo incidente che lo ha visto protagonista: "Durante la telefonata col premier sono entrato in un negozio che aveva la porta a vetri aperta, che la titolare ha chiuso subito dopo il mio ingresso. Non me ne ero accorto e ci ho sbattuto. Mi è partita pure una parolaccia, ho detto 'porca pu**na'. E Draghi, dopo averla ascoltata, condivideva". Oltre all'imprevisto, Sgarbi non ha potuto fare a meno di complimentarsi con il presidente del Consiglio per la sua "postura".
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Parole meno al miele per Silvio Berlusconi. Dopo aver lasciato Forza Italia, Sgarbi ha mantenuto l'amicizia con il Cavaliere, anche se c'è uno sgarro che non può proprio dimenticare: "Non mi ha fatto gli auguri e mi ha fatto anche un dispetto. Lui doveva venire ad un evento che avevo organizzato il 5 maggio ma tre giorni prima mi ha chiamato dicendomi che non poteva venire: l'ho mandato a quel paese". Il motivo? "Mi ha detto: scusami, sono dispiaciuto ma sai sono in luna di miele".