Cerca
Logo
Cerca
+

Carlo De Benedetti e la frase choc su Zelensky: "Resistere? Un danno...". Poi le bordate alla Nato e Biden: "Devono uscire..."

  • a
  • a
  • a

Carlo De Benedetti mette nel mirino Biden. Secondo l'Ingegnere, l'Europa non deve fare la guerra a Putin e dunque non deve seguire le indicazioni che arrivano da Washington. In un'intervista al Corriere della Sera, De Benedetti si smarca dal fronte Occidentale che vuole muovere guerra contro Putin, direttamente o indirettamente. E così l'imprenditore spiega qual è la sua posizione: " parto da due pietre miliari. La prima: non giustifico Putin; lo detesto. Putin è un criminale e un ladro, che con altri trenta ladri ha rubato la Russia ai russi. La seconda: sono e sarò eternamente grato agli angloamericani per averci liberati dal nazifascismo. Ma oggi noi europei non abbiamo alcun interesse a fare la guerra a Putin".

 

 

Poi arriva la bordata per Washington e Londra: "La colpa è di Putin. Ma gli interessi degli Stati Uniti d’America e del Regno Unito da una parte, e dell’Europa e in particolare dell’Italia dall’altra, divergono assolutamente. Se Biden vuol fare la guerra alla Russia tramite l’Ucraina, è affar suo. Noi non possiamo e non dobbiamo seguirlo". Il ragionamento di De Benedetti poi si fa più concreto con le parole sulla mossa di Washington che avrebbe stanziato più di 30 miliardi per aiutare Zelensky nella guerra allo zar: "Biden ha fatto approvare al Congresso un pacchetto di aiuti da 33 miliardi di dollari, di cui 20 in armi: una cifra enorme, per un Paese come l’Ucraina. Questo significa che gli Stati Uniti si preparano a una guerra lunga, anche di un anno. Per noi sarebbe un disastro". Poi l'Ingegnere ne ha anche per la Nato e critica l'eccessivo allargamento del patto di difesa occidentale:"La Nato è sorta in un contesto completamente diverso: non esisteva l’Unione Europea; non era sulla scena la Cina. Dobbiamo essere grati alla Nato per il ruolo svolto durante la Guerra fredda; ma ora non ha più senso. La Corea del Sud chiede di entrare nella Nato: ma cosa c’entra con l’Alleanza atlantica?".

 

 

Poi propone una soluzione, di fatto suggerendo la disgregazione della Nato, a suo dire, troppo piegata al volere degli Stati Uniti: "Serve un esercito europeo. E siccome per avere una forza di difesa occorrono dieci anni, bisogna prendere quella che già c’è. A questo punto, tanto vale che gli Stati Uniti escano dalla Nato, e che gli europei assumano la responsabilità della propria sicurezza". A questo punto spiega che il vero pericolo per gli americani e l'Occidente non è la Russia di Putin, ma la Cina: "Per gli americani, la Cina. È come quando Atene capì che, con l’ascesa di Sparta, la guerra era inevitabile. Allo stesso modo, il confronto tra gli Stati Uniti e la Cina è inevitabile". Infine una stoccata agli ucraini. De Benedetti definisce la loro resistenza "dannosa". Sì, avete capito bene. Ecco le sue parole: "È un nazionalismo ammirevole dal punto di vista patriottico; ma alla fine è un danno per il mondo. Non ci guadagna nessuno tranne gli Usa, che fanno soldi a palate vendendo le armi e il gas, senza subire conseguenze. Vede, la politica non ha nulla a che vedere con la morale. Noi, ad esempio, non abbiamo gli stessi interessi dei Paesi baltici: loro temono i russi; noi la fame e l’immigrazione". 

Dai blog