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La Rai rompe il silenzio su Cartabianca. La frase che gela la Berlinguer. E spunta il sospetto su Orsini

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Alessandro Orsini sarà ricordato come quello che ha fatto chiudere Carta Bianca. Dagospia sintetizza così, nel titolo, il retroscena apparso su Repubblica circa il benservito che Mamma Rai si appresta a dare a Bianca Berlinguer rea di aver portato nella sua trasmissione il contestatissimo professore che ha scioccato i telespettatori e gli ospiti in studio con affermazioni come quella sulla sorte dei bambini ucraini: "Preferisco che vivano in una dittatura e non muoiano sotto le bombe in nome della democrazia". Voci di corridoio danno per spacciata la trasmissione Carta Bianca che sembra non esserci nei palinsesti Rai della prossima stagione. Ma da Viale Mazzini non c'è alcuna conferma se non che la formula del talk show politico ha fatto il suo tempo. Del resto Carlo Fuortes nel corso dell'audizione di mercoledì davanti alla commissione di Vigilanza aveva tenuto a puntualizzare che "il format dei talk in un'azienda che fa servizio pubblico credo non sia ideale per un approfondimento giornalistico. Credo siano più adatti all'intrattenimento su temi più leggeri".

 

 

"Nulla da dire su Bianca Berlinguer", dunque. Anche se, si legge su Repubblica, Fuortes e il direttore degli approfondimenti Mario Orfeo hanno comunque avviato una riflessione con la Berlinguer su una sua diversa collocazione che però sarebbe stata accolta con freddezza dalla conduttrice. A suo tempo, la fine della sua esperienza alla guida del Tg3 fu oggetto di un duro braccio di ferro, e si concluse con la decisione di affidare a lei lo spazio di prima serata su Rai3 che era stato prima di Giovanni Floris e poi di Massimo Giannini. Memorabile il suo scontro con il direttore di Rete Franco Di Mare sulla partecipazione fissa al programma dello scrittore montanaro Mauro Corona. Il momento delle decisioni si avvicina in coincidenza con la pausa estiva.

 

 

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