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PiazzaPulita, la furia di Formigli: "Qui decido io, non c'è altro da dire", chi brutalizza a tempo record

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"Di tutte le polemiche grottesche credo che altro non ci sia da dire". Picchia durissimo Corrado Formigli nel suo editoriale con cui apre la puntata di PiazzaPulita di giovedì 5 maggio. Nel mirino del conduttore del programma La7, chi ha puntato il dito contro di lui, e contro altri, per il fatto di dar voce a ospiti "filo-russi" al tempo della guerra di Vladimir Putin in Ucraina. Accuse che Formigli scaccia con rabbia.

 

"Chi invitare o non invitare a La7 lo decidiamo noi giornalisti, noi conduttori, noi autori. Lo facciamo con equilibrio e attenzione.  Di tutte le polemiche grottesche credo che altro non ci sia da dire", spiega il conduttore. Chiaro il riferimento a chi, come Nathalie Tocci, ha recentemente rifiutato ospitate perché in studio c'erano voci che sostenevano le posizioni del Cremlino. Chiaro anche il riferimento alle manovre in Rai per inserire un codice di condotta che faccia da filtro sui nomi da portare in trasmissione, per quanto Formigli con Viale Mazzini non abbia nulla a che fare.

 

Con tono duro, deciso, riprende: "Fare domande e ascoltare risposte è il nostro mestiere. Così come fare anche la seconda domanda, se serve. A Piazzapulita aggiungiamo anche il racconto coi reportage. Sono i telespettatori a valutare se questo mestiere è fatto bene o meno", conclude Formigli. Il caso è chiuso. Il messaggio è arrivato, fortissimo e chiarissimo.

PiazzaPulita, il monologo di Corrado Formigli: qui il video

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