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Otto e mezzo, Marco Travaglio: "Propaganda russa in tv? Pronti per la neuro-deliri", chi finisce nel mirino

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"Pronti per la neuro-deliri": così Marco Travaglio, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, ha definito chi all'interno del Copasir ha concepito l'iniziativa sull'ingerenza di potenze straniere nei talk. "Questi si occupano di chi deve essere invitato nei talk e nelle trasmissioni televisive, quali devono essere gli ospiti, quali domande bisogna fare, quali risposte accettare e quali no. Ma stiamo scherzando?", ha detto il direttore del Fatto Quotidiano, riferendosi al Comitato parlamentare sui servizi segreti.

 

 

 

"Se anche fossero tutte spie i russi che vengono invitati nelle televisioni, cosa possono spiare in collegamento coi nostri talk? - ha continuato il giornalista, in collegamento col talk -. Al massimo possono parlare e dire le loro cose. Generalmente, visto il grado di libertà che c'è in Russia, diranno cose a favore di Putin, se poi si tratta addirittura del ministro degli Esteri Lavrov non ci vuole il Copasir per intuire che sarà a favore di Putin". Tutto abbastanza ovvio, secondo Travaglio. Che poi si è chiesto: "Questi parlamentari, che sono soprattutto del Pd, come spendono i soldi che incredibilmente gli versiamo ogni mese?".

Marco Travaglio a Otto e mezzo, il video

 

 

 

Il direttore del Fatto poi ha chiosato: "Di cosa stanno parlando? Del fatto che intervistiamo dei russi per conoscere il loro punto di vista, per sapere perché questa guerra, che a noi appare lunare, a più dell'80% dei russi appare invece giustificata, perché mettiamo a disposizione dell'opinione pubblica dei punti di vista che ci aiutano a capire perché è successo e cosa si può fare per farlo finire?".

 

 

 

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