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Report, agguato a Jovanotti: così Sigfrido Ranucci ha cercato di "marchiarlo a vita"

Brunella Bolloli
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Ragazzo fortunato, Lorenzo Jovanotti. I segugi di Report gli sono stati alle calcagna per settimane quando ha lanciato il suo Jova Beach Party, volevano trovare a tutti costi qualche pecca nell'organizzazione del suo mega evento in spiaggia; erano convinti che l'autore di una Nuova Era e i suoi fan avrebbero distrutto riserve naturali e lasciato tracce tipo Conan il Barbaro al termine dei concerti.

 

Sigfrido Ranucci aveva già studiato una puntata delle sue, con quei servizi da cui si esce marchiati a vita, guarda quello cosa combina, che spreco, che sporcizia, ambientalista si fa per dire, eccetera. E, in effetti, poi, qualche polemica sugli alberi tagliati a Ravenna c'è stata, ma la verità è che Report ha scavato a caccia di scheletri nell'armadio «e invece non ha trovato nulla», ha detto ieri Lorenzo presentando, alla Bicocca di Milano, l'edizione 2022 che si chiama "Ri-party-amo" e consta di un tour in 24 tappe e oltre 10mila volontari per pulire 20mila mq di spiagge e fondali, con la collaborazione di Wwf e Intesa Sanpaolo («perché anche la transizione ecologica ha un costo»). Lo "sciamano" della musica ha assicurato: «Il mio evento è sostenibile, niente plastica, solo acqua solo in lattina». Perfino Report ha dovuto arrendersi.

 

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