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Nadana Fridrikhson, la giornalista-spia a DiMartedì: "Perché ridono? Questa è censura", rissa con Floris

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Nadana Fridrikhson è tornata sugli schermi italiani. Stavolta a invitarla in televisione è stato Giovanni Floris, che le ha concesso spazio all’interno di DiMartedì, su La7. E ovviamente non sono mancate le polemiche e gli scontri con gli altri ospiti, dato che la Fridrikhson con il suo modo di fare e le sue tesi ha indirettamente confermato ancora una volta di essere una di quelle giornaliste a totale servizio della propaganda di Mosca. Di conseguenza non le sono consentite risposte sincere né dubbi, ma solo la ripetizione all’infinito dei soliti concetti che distorcono la realtà dei fatti su quanto sta accadendo in Ucraina.

 

 

La Fridrikhson si è scontrata anche con chi l’ha invitata, ovvero Floris, che da buon padrone di casa ha provato ogni volta a stemperare i toni. La giornalista russa, già in passato accusata di essere una sorta di “spia” di Vladimir Putin, si è irritata per un paio di interruzioni del conduttore, che cercava risposte alle sue domande e provava a incalzarla ogni volta che lei eludeva tali domande. “Ma lei mi dà la possibilità di parlare o no?”, ha sbottato la Fridrikhson: “Non mi permette di rispondere, mi fa un’altra domanda mentre sono a metà delle mie frasi”. “La prima metà della sua frase non era legata alla mia domanda, ovvero: chi passa il confine? Sono i carri armati russi?”, ha ribattuto Floris, senza però ricevere risposta nel merito.

 

 

“La considero una censura in una televisione europea. Non volete sentire la mia opinione, a voi non interessa. Perché ridete? Non capisco”, ha dichiarato la giornalista russa. Le risate di sottofondo erano di tutti gli ospiti, increduli che una “portavoce” di un regime stesse accusando di censura Floris. “Ridono perché la censura c’è in Russia e già il fatto che la faccia parlare dimostra che qui non c’è. Questa accusa che mi fa lei non è un problema - ha chiosato Floris - me la fanno già in tanti”.

 

 

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