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Matteo Bassetti inchioda Roberto Speranza: "Ecco i risultati dell'atteggiamento talebano", il disastro italiano

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Il Covid non è più un argomento di stretta attualità, ma non va comunque sottovalutato perché, sebbene la situazione epidemiologica sia sotto controllo, Omicron e le sue sotto-varianti continuano a circolare con forza. Negli ultimi giorni la discussione verte però soprattutto sulle mascherine, che in Italia sono rimaste obbligatorie o fortemente raccomandate nei luoghi al chiuso. Per questo a Quarta Repubblica, la trasmissione di Rete4 condotta da Nicola Porro, è stato invitato anche Matteo Bassetti.

 

 

“Abbiamo utilizzato più di ogni altro Paese le mascherine obbligatorie e non ha portato grandi risultati”, ha evidenziato l’infettivologo dell’ospedale San Martino di Genova. “In nessun altro settore come nella scuola credo si sia sbagliato tanto”, ha aggiunto. Noi dovremmo continuare a fare quello che abbiamo fatto, cioè il 95% delle persone vaccinate. Quindi nel prossimo autunno dovremmo fare il richiamo”. Per quanto concerne il caso delle mascherine, Bassetti già sui suoi profili social si era espresso in maniera più approfondita: “Il talebanismo italico sulla mascherina non ci ha evitato di essere uno dei paesi europei con il maggior numero di contagi. La mascherina è ormai una sorta di coperta di Linus che funge più da ansiolitico che non da reale dispositivo di protezione individuale”. E chissà come fischiano le orecchie a Roberto Speranza...

 

 

Secondo Bassetti c’è un errore di fondo: “La mascherina oggi è vista come il miglior mezzo per difenderci dal Covid, anche da quegli anziani o persone fragili che hanno deciso di non fare il booster o la quarta dose. Dicono: la mascherina mi protegge dal contagio, il vaccino no. Ma vi rendete conto di cosa siamo riusciti a creare in Italia? Solo grazie al vaccino oggi torniamo a vivere e chi si contagia da vaccinato tripla dose fa una forma più o meno leggera ma non si ammala in maniera grave”.

 

 

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