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Nicola Porro, "ma caz**, ce la facciamo?": sfuriata contro la regia, cosa manda in onda

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Piccolo inconveniente a Quarta Repubblica. Nella puntata di lunedì 2 maggio in onda su Rete 4 un imprevisto tecnico ha fatto perdere le staffe a Nicola Porro. Al centro il caso Lavrov e la polemica sull'intervista a Zona Bianca. Proprio su questo il conduttore voleva discutere con i suoi ospiti: Paolo Mieli e Toni Capuozzo. Peccato però che qualcosa non è andato come doveva: la clip sulle parole di Sergej Lavrov in merito a Bucha non si trovava. 

 

 

Forse fuorviati da un precedente riferimento di Porro a Joe Biden, i tecnici hanno prima mandato un servizio a vuoto per poi lanciare le parole del presidente americano. Subito rientrato in studio, il conduttore si è mostrato già innervosito, tanto da rivolgersi alla regia: "È difficile riuscire a trovare una clip di Lavrov perché ci sono state tante cose importanti successe nei giorni scorsi. Vediamo se lo troviamo". A quel punto il video è arrivato, ma anche questo non andava bene. Il filmato riportava le frasi su Zelensky e non quelle che chiedeva il giornalista.

 

 

"Torniamo in studio – ha sbottato – non riusciamo ad avere Bucha, non è difficile. Abbiamo tante clip, è un’intervista che dura quaranta minuti, vi ho dato altri trenta secondi. Fate sentire ai telespettatori cosa dice Lavrov su Bucha. Vediamo se è la volta buona, è la quarta". Infine, lo sfogo: "Caz**". Nonostante la rabbia del conduttore, gli ospiti hanno tentato di passare oltre proseguendo nel dibattito: "Se mi avessero offerto di intervistare Bin Laden a ridosso delle Torri gemelle sarei corso e avrei avuto le stesse critiche", ha detto Mieli prendendo le difese di Giuseppe Brindisi, anche lui chiamato da Porro per dire la sua sull'argomento protagonista del dibattito pubblico. Insomma, l'inconveniente è solo acqua passata. 

 

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