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Vladimir Putin, Sergio Romano svela tutto sullo zar: "Vi dico perché sta facendo questa guerra...."

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"Putin vuole vincere questa guerra e quindi niente, per il momento, potrà fermarlo": Sergio Romano, storico ed ex ambasciatore d'Italia a Mosca ai tempi dell'Unione sovietica, parla di quelle che sarebbero le intenzioni dello zar in Ucraina. Una cosa sola però potrebbe fermarlo: "La volontà dei suoi connazionali, con i quali sembra avere rapporti piuttosto positivi".

 

 

 

Romano, intervistato da Il Dubbio, ha spiegato che siamo tornati ai due pericolosi blocchi contrapposti: "Due blocchi che, come durante il periodo della guerra fredda, sono connotati ideologicamente. Qualcuno parla di democrazia contro sovranismo. Per certi aspetti è così. Si ha l'impressione che i fautori del sovranismo in questa fase stiano cogliendo l'occasione per affermare le loro convinzioni antidemocratiche". All'origine di questo conflitto, secondo l'ex ambasciatore ed editorialista del Corriere della Sera, c'è un desiderio della Russia: "Riteneva di poter legittimamente recuperare alcuni dei poteri e una parte del prestigio che aveva realizzato nel mondo negli anni della guerra fredda e anche in precedenza". 

 

 

 

Quello di Putin - spiega Romano  - è patriottismo: "Stiamo parlando di un Paese che ha vinto due guerre mondiali, che ha salvato l'Europa con la grande vittoria di Stalingrado. È un Paese che ha raggiunto una fisionomia ed un prestigio particolarmente alto. Questa cosa si stava riducendo e la generazione alla quale appartiene Putin era fortemente motivata dall'idea di restituire prestigio alla patria". Lo storico, infine, ha parlato anche della Nato: "Non sono convinto che la sua esistenza sia indispensabile. Credo che la fine della guerra fredda avrebbe dovuto rendere la Nato meno necessaria". Secondo lui, infatti, in questo momento sarebbe meglio dotarsi di una difesa comune europea.

 

 

 

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