Giulia Schiff a Zona Bianca: "Dove incidono le svastiche", l'orrore più grande
Delle vere e proprie atrocità quelle raccontate da Giulia Schiff a Zona Bianca su Rete 4. La soldatessa italiana che combatte accanto all'esercito ucraino ha parlato, in collegamento con Giuseppe Brindisi, di quello che ha visto sul campo di battaglia. "I russi lasciano i cadaveri degli ucraini con le svastiche scavate nel petto", ha cominciato lei. In quel momento, però, Alberto Fazolo in studio ha urlato: "Ma dove?".
"Grazie Lavrov". La frase che scatena il linciaggio di Giuseppe Brindisi: un caso a Mediaset
"Fanno simboli nazisti, non dico dove", ha continuato la Schiff. E il giornalista ha insistito: "Perché non esiste, è nei tuoi sogni". A quel punto allora è intervenuto il conduttore, che ha detto: "Non vogliamo credere a una testimone oculare? Lei è là, noi siamo qua e lei è lì". "Io sono qua da due mesi e di nazisti non ne ho visto neanche mezzo, se voi volete scambiare il patriottismo col nazismo forse avete i salami sugli occhi", ha detto la soldatessa.
La Schiff, che è partita per combattere accanto alle truppe di Kiev, ha spiegato anche i motivi del suo gesto: "La diplomazia è fondamentale, la guerra non è mai la scelta opportuna, però purtroppo di fronte alla morte delle persone bisogna rispondere con il pugno di ferro, perché come stiamo vedendo con i nostri occhi il risultato è il genocidio. Se avessimo reagito subito con più fermezza, questo massacro non ci sarebbe stato".