Vladimir Putin, il dubbio devastante dell'alto generale: "Mistero assoluto", cosa può accadere tra pochi giorni
La chiave della guerra in Ucraina è tutta nella testa di Vladimir Putin. E questo, sottolinea Vincenzo Camporini, è forse il dato più inquietante di una crisi che da locale è diventata subito, di fatto, mondiale. Il generale italiano, tra i più lucidi commentatori dello scenario bellico, ospite fisso di Giovanni Floris a DiMartedì e non solo, al momento si sente di scartare l'ipotesi, avanzata dagli 007 britannici, che il 9 maggio prossimo il presidente russo, in occasione delle celebrazioni nella Piazza Rossa a Mosca, possa annunciare l'inizio della "guerra totale in Ucraina". "Un'ipotesi alla quale nessuno aveva pensato finora, anzi a detta di molti sembra più probabile che il 9 maggio sarà il momento in cui Putin proclamerà che determinati obiettivi che sono nella sua mente dall'inizio e per i quali è stata pianificata l'operazione militare speciale, sono stati finalmente raggiunti", spiega il generale al Corsera.
Ma se i britannici avessero ragione "ci troveremmo in una situazione molto diversa e dovremmo aspettarci altre provocazioni di Putin, ma è difficile dirlo perché dipende tutto dalla testa di quest'uomo e ancora nessuno è riuscito davvero a capire quale sia il suo obiettivo e fin dove voglia spingersi. Anche l'invasione veniva data per impossibile, pure da me, e invece è avvenuta".
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Dal punto di vista strategico, secondo il generale Gerasimov, è significativa e "interessante" la notizia della presenza del Capo di Stato maggiore delle Forze armate russe Gerasimov sul fronte: "Può essere letta in due modi opposti: o Gerasimov arriva per intestarsi la vittoria dopo aver impostato bene le cose, oppure per prendere il comando e spiegare come si fa anche al generale Dvornikov che aveva assunto il comando unico".
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Ora, a fronte di "un modesto vantaggio territoriale" - prosegue Camporini - bisognerà vedere se l'accerchiamento delle forze ucraine nell'Est verrà completato o meno. È intorno a Izyum che si sta svolgendo una battaglia importantissima, perché da nord i russi stanno cercando di spingersi fino a sud, a Mariupol". Resta un dato importante: la controffensiva ucraina in territorio russo che conferma come Mosca non abbia ancora conseguito "il dominio dell'aria", "che in una qualsiasi campagna operativa dovrebbe essere il primo obiettivo", conclude il generale.
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