Generale Camporini, il drammatico dubbio su Putin: "Quando una persona ragionevole si ferma"
Il generale Vincenzo Camporini, ospite di Giovanni Floris a DiMartedì, su La7, nella puntata del 26 aprile, risponde sulle armi che verranno inviate in Ucraina: "Intanto le armi non sono né difensive né offensive, un'arma è un'arma. È difensiva se viene usata per difendersi e offensiva se è usata per attaccare. Ci sono armi che sono intrinsecamente difensive perché non hanno quel raggio d'azione che può portare ad attaccare. Il carro armato dipende, può essere difensivo o offensivo".
Il video dell'intervento del generale Vincenzo Camporini a DiMartedì
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Ma si può misurare l'escalation della guerra dalla tipologia di armi che vengono usate durate il conflitto? "Dipende dall'intensità dell'attacco. Se l'attacco diventa più intenso c'è certamente bisogno di artiglieria più potente per difendersi", risponde il generale. "In questo modo si dissuade l’attaccante da usare armi sempre più potenti, perché troverà sempre qualche cosa che lo ferma e a questo punto una persona ragionevole si ferma". Il problema è se Vladimir Putin sia davvero ragionevole...
Detto questo, dal punto di vista militare, prosegue Camporini, "sono sorpreso che negli ultimi 4-5 giorni non è successo nulla. Mi aspettavo che una volta liberata Kiev le forze armate russe lanciassero una controffensiva devastante in Donbass, mi aspettavo che questo fosse preceduto da una tempesta di fuoco, artiglieria pesante e missili". Invece, osserva Camporini, "c'è stato un qualche incremento di questo tipo di attività non eccezionale ma sul terreno le cose sono rimaste come prima. In questo momento c'è uno stallo assoluto".