Putin, "un effetto collaterale": prima di sedersi davanti a Shoigu.. è la prova della malattia?
Vladimir Putin è malato? Il video del gelido incontro di giovedì del Presidente russo con il suo ministro della Difesa Sergey Shoigu che gli annunciava la caduta e la presa di Mariupol, sta facendo discutere la comunità scientifica internazionale sulle reali condizioni di salute di Putin, perché nei dieci minuti di video, postato sul sito del Cremlino, il leader, seduto su una poltroncina di fronte al suo interlocutore, appare insaccato sullo schienale, quasi accasciato ma teso e contratto nella postura, come fosse schiacciato dalla fatica fisica, o irrigidito da farmaci, e soprattutto per tutta la durata del colloquio egli afferra con la mano destra l'angolo del tavolino, tenendo l'arto ben saldo nella insolita presa senza muovere la mano e senza un movimento di nessuna delle dita, tranne forse un impercettibile fremito del pollice di due secondi, quasi volesse fermare, o non far percepire alle telecamere, un probabile tremolio bloccato forzatamente da quella posizione.
PISTOLERO
La domanda è: Putin provava a mantenere un contegno o cercava di celare un malessere fisico? Di solito negli incontri di queste ultime settimane Vladimir è stato ripreso sempre seduto con ambedue gli avambracci posati sul famoso tavolo lungo sei metri, braccia che non ha mai alzato per gesticolare o comunicare un assenso o dissenso, e anche durante la sua penultima apparizione pubblica, quella del 12 aprile nel cosmodromo, nella quale in piedi e avvolto in un costoso piumino di cashmire di Loro Piana arringava i suoi sostenitori, appariva ingoffato nelle sua gestualità, con una camminata sul palco che il politologo americano Ian Bremmer ha definito «gunslinger gait» ovvero da pistolero (frequente nel morbo di Parkinson) e con una ridotta ampiezza di oscillazione del braccio destro rispetto al sinistro, con la mano chiusa a pugno e le dita ben strette nel gesto, quasi a voler impedire la visione anche della minima incertezza di movimento.
Inoltre anche la mimica facciale ripresa nell'ultimo video incriminato, appare assente, o comunque ferma e immobile, con lo sguardo fisso, una immagine forse voluta per sottolineare la solennità del momento, forse determinata dall'eccesso di tossina botulinica dei noti trattamenti estetici subiti sul volto dal leader, o più probabilmente per l'effetto collaterale di farmaci ad azione psicotropica che vengono di solito prescritti per frenare tremori o sintomi neurologici ingravescenti. Anche nell'atto di sedersi prima del colloquio Putin appare impacciato nel cercare la posizione corretta sulla sedia e per distendere le gambe, che invece restano rigide sotto il tavolo, mosse solo da un lieve picchiettio del piede destro, che subito dopo torna immediatamente nella sua immobilità.
Azzardare qualunque ipotesi diagnostica è comunque arduo e farebbe davvero tremare i polsi a qualsiasi neurologo, dato che è quasi impossibile arrivare a una conclusione plausibile senza osservare fisicamente dal vivo un paziente, senza visitarlo e verificare la presenza di rigidità o tremori incontrollati, con l'ausilio di dati ematici rivelatori, anche se le voci sulle patologie delle quali soffrirebbe il presidente russo sono ormai diffuse e spaziano da possibili problemi alla colonna vertebrale, per pregressi traumi sportivi alla schiena o addirittura tumori al midollo spinale, oppure patologie neurodegenerative, la cui sintomatologia chiarirebbe le difficoltà deambulatorie o gestuali descritte, e che imporrebbero l'uso di alte dosi di terapia cortisonica, cosa che giustificherebbe, dal punto di vista farmacologico e clinico, il sospetto gonfiore del viso, spesso descritto e riportato in tutte le cronache.
IL CANCRO
Negli ultimi mesi sono state ipotizzate anche diverse forme di cancro che affliggerebbero il Presidente russo, tutte sistematicamente smentite senza alcuna evidenza scientifica, ma per Putin, che ha 69 anni, un'età che oggi viene definita ancora giovane per morire, forse non è ancora arrivata la fine della sua esistenza terrena, ma certamente questo è l'inizio della sua fine politica, essendosi reso responsabile della morte di migliaia di combattenti, sia ucraini che russi, tutti giovani soldati deceduti in salute, da sani, senza avere alcuna patologia e senza manifestare nessun tremore neurologico, tranne quello che hanno provato forte e potente nel momento della loro fucilazione.