Sergey Protosenya, moglie e figlia uccise a colpi d'ascia. L'orrore dell'uomo di Putin: cosa succede tra gli oligarchi?
Non è un periodo facile per gli oligarchi russi. Lo dimostrano dimissioni importanti e alcune tragedie familiari. E' il caso di Sergey Protosenya, 55 anni, che avrebbe ucciso moglie e figlia di 18 anni e poi si sarebbe tolto la vita. Martedì scorso è stato trovato impiccato nel cortile della sua villa a Lloret de Mar, sulla Costa Brava spagnola. Vicino a lui un'ascia e un coltello con tracce di sangue. Moglie e figlia, invece, sono state trovate senza vita all'interno della casa. Lo riporta il sito spagnolo Telecinco, citato da Leggo.
A lanciare l'allarme è stato l'altro figlio dell'oligarca, che ha chiamato la polizia dopo non essere riuscito a contattare per diverso tempo nessuno dei suoi familiari. A quel punto gli agenti sono andati a controllare la villa e lì hanno trovato i corpi. Stando a una prima ricostruzione, Protosenya avrebbe ucciso moglie e figlia con un'ascia mentre dormivano. Ma chi era Sergey Protosenya? Si trattava di un oligarca con un patrimonio stimato di oltre 400 milioni di euro. Si era laureato in Ingegneria Civile all'Università di Mosca e aveva ricoperto per oltre sette anni la carica di vicepresidente nel consiglio di amministrazione della società di gas naturale Novatek.
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Quello di Protosenya, comunque, non è un caso isolato. Qualcosa di simile sarebbe successo anche a Vladislav Avayev, ex vicepresidente di Gazprombank: è stato ritrovato morto in casa con una pistola in mano, insieme alla moglie Yelena, incinta, e alla figlia 13enne. Che alla base del folle gesto ci fosse lo stress per le sanzioni occidentali? Non è dato sapere, così come non si sa se le due tragedie abbiano qualcosa in comune. Nel frattempo, però, che le sanzioni stiano creando qualche problema lo dimostrano anche le dimissioni del numero uno del colosso petrolifero russo Lukoil, Vagit Alekperov, nel mirino delle sanzioni del Regno Unito.