Otto e Mezzo, Marco Travaglio fa a pezzi l'analista ucraina: "Più intransigente di Zelensky, il suo sogno è assurdo"
Marco Travaglio ha avuto un confronto con Mariya Zolkina, analista politica ucraina proveniente dalla regione del Donbass, nel corso della puntata di martedì 19 aprile di Otto e Mezzo. Diametralmente opposte le posizioni espresse dai due ospiti di Lilli Gruber, con la Zolkina a tratti più intransigente di Volodymyr Zelensky e del governo ucraino nel chiedere una sorta di guerra a oltranza, o almeno fino a quando gli invasori non saranno del tutto schiacciati.
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A un certo punto, però, l’analista ucraina si è spinta addirittura oltre, sognando non solo di respingere i russi, ma anche di marciare su Mosca e di deporre Vladimir Putin. “Non vedo alcun segnale in questo senso - ha dichiarato Travaglio - le posizioni della nostra interlocutrice sono un po’ troppo intransigenti. L’Occidente sta facendo molto, in alcuni casi troppo e in altri sta sbagliando, come sul continuare a inviare armi all’Ucraina, condannando più ucraini alla morte e prolungando il conflitto”.
Per il direttore del Fatto Quotidiano c’è una sola via da seguire: “Bisogna sedersi a quel tavolo che è stato abbandonato lo scorso 28 marzo, capire lì cosa vogliono le parti in causa tramite una grande collaborazione internazionale. Sogniamo tutti che Putin cada e che l’Ucraina si riprenda i suoi territori, ma per evitare guai peggiori forse è il caso di sedersi nuovamente a quel tavolo”.