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Erich Vad, l'ex consigliere della Merkel: "Usa e Londra possono trascinarci nella terza guerra mondiale"
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Al 49esimo giorno il timore che la guerra in Ucraina si estenda per anni, fa pensare ad alcuni che sia necessario armare maggiormente l'esercito di Volodymyr Zelensky. Dopo il sostegno di Stati Uniti e Regno Unito, potrebbe arrivare quello tedesco. Annalena Baerbock, ministro degli Esteri, ha accolto la richiesta ucraina salvo poi dover fare i conti con Erich Vad. L'ex consigliere politico-militare di Angela Merkel, nonché ex generale di brigata, si è detto del tutto contrario. Vad si dice convinto che questo tipo di consegne a Kiev siano potenzialmente un "percorso verso la terza guerra mondiale".
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Lo stesso Sergej Lavrov, ministro degli Esteri russo, aveva messo in guardia l'Occidente ricordando che "chi riempie l'Ucraina di armi è responsabile delle proprie azioni". Per di più secondo l'ex generale sistemi d'arma complessi alla stregua del carro armato Leopard o il veicolo da combattimento della fanteria Marder possono essere azionati e utilizzati solo dopo un lungo addestramento. "Stiamo facendo un sacco di retorica sulla guerra - ha proseguito secondo quanto riportata dall'emittente televisiva Zdf -. Ma come tutti sappiamo, la strada per l'inferno è sempre lastricata di buone intenzioni. Se non vogliamo la terza guerra mondiale, prima o poi dovremo uscire da questa logica di escalation militare e avviare i negoziati".
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Vad è alquanto ottimista. L'ex consigliere ha messo in guardia dal "negare l’umanità" di Vladimir Putin e dal "bollarlo come un despota patologico" con cui non si può più trattare. Secondo il generale a riposo, infatti, il presidente russo ha rinunciato all’obiettivo del cambiamento di governo in Ucraina dopo il ritiro delle truppe russe dal fronte di Kiev. Per tale motivo, le possibilità di negoziare con la Russia "non sono male".
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