Carlo De Benedetti si gode i 130 milioni dell'oligarca russo Mazepin: i soldi sono già arrivati...
Carlo De Benedetti si gode i soldi russi. L'imprenditore può tirare un sospiro di sollievo: i suoi 130 milioni di euro derivanti dalla vendita della villa di Porto Cervo sono arrivati prima che il compratore, l'oligarca Dmitry Arkadievich Mazepin, venisse sanzionato. Proprio così, l'ex patron di Repubblica ha ceduto la sua spettacolare abitazione in Sardegna nel 2012 al padre del pilota di Formula Uno Nikita Dmitrievich. Proprio due giorni fa la Guardia di Finanza ha messo i sigilli alla villa di punta Romazzino. Una decisione arrivata con le sanzioni imposte a Vladimir Putin e a uomini e donne a lui vicini dopo l'invasione dell'Ucraina. Tra questi, appunto, c'è Mazepin senior.
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In ogni caso De Benedetti può stare tranquillo: oltre ad aver ricevuto l'intera somma, l'editore aveva all'epoca dei fatti venduto l'abitazione a una società cipriota comunque riconducibile all'oligarca russo. Una cosa è certa: sia con De Benedetti che con Mazepin la mega villa è sempre stata tenuta lontana da occhi indiscreti. Chi, come i cronisti dell'Unione Sarda, si è tolto il dubbio andando a sbirciare, racconta di un'abitazione "avvolta in teli bianchi su graniti rosa, incastonata sottoterra come un bunker d'altri tempi, nascosta ai rilievi satellitari da un prato eternamente irrigato senza contagocce, posizionato proprio sopra i tetti della villa fantasma".
Ancor più rare le foto della villa acquistata da De Benedetti nel 1995 assieme alla prima moglie Margherita Crosetti, socia al 10 per cento. Una di queste vede Gad Lerner in visita al suo editore. Il giornalista, per l'occasione, era stato paparazzato senza maglietta dal settimanale Oggi ad agosto del 2009, con il settimanale che raccontava anche di una imperdibile piscina a forma di cuore dedicata all'attuale moglie Silvia Monti. D'altronde i soldi all'imprenditore non sono mancati. Stando ai documenti visionati da Verità & Affari il costo della villa è stato stimato tra i 105 e i 130 milioni di euro. Più nel dettaglio emerge che il 30 marzo 2012 la società semplice Romazzino (poi chiusa nel 2020) vendette questa villa da due piani (più uno seminterrato) e 29 vani alla società cipriota Ferimod, che è la destinataria del sequestro di questi giorni ai danni dei Mazepin. L'acquirente si è anche avvalso di un mutuo da 50 milioni con la Popolare di Sondrio, della durata di 15 anni.
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