Rosario Aitala, l'italiano che può condannare Putin per crimini di guerra: se lo zar finisse alla sbarra...
Al momento sembra praticamente impossibile mettere Vladimir Putin alla sbarra e processarlo per crimini di guerra. Di certo c'è che, nel caso si arrivi a giudicare lo zar, sarà un italiano a valutare le accuse contro lui e i suoi generali. Il suo nome, come rivela Fiorenza Sarzanini sul Corriere, è Rosario Aitala: ha 54 anni ed è esperto in protezione internazionale dei diritti umani e in stato di diritto civile e ricostruzione civili dei Paesi in crisi. Giudice alla Corte penale internazionale, protagonista delle principali istruttorie come quella che ha portato davanti ai giudici il capo della milizia accusata di aver fatto 300 mila vittime civili e 3 milioni di profughi in Darfur, Aitala prenderà la decisione finale sui mandati di cattura ed eventualmente il rinvio a giudizio di chi ha impartito gli ordini, di quella catena di comando che ha pianificato le aggressioni contro i cittadini inermi.
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Ma servono le prove. È per questo che si scava a Mariupol, Bucha, Kramatorsk, Makariv per trovare le fosse comuni dove sono stati gettati i civili. È per questo che seguendo il filo dei racconti dei sopravvissuti, i filmati raccolti dai giornalisti, i video girati da chi c'era, gli investigatori reperti, ascoltano testimoni, archiviano le conversazioni registrate sui canali militari. E ancora: la Corte ha avviato un'indagine sugli stupri: si cerca di ricostruire ogni caso, trovare vittime e carnefici. Quanto ai bombardamenti dell'asilo di Luhansk, nell'Ucraina orientale, e poi quello di Chernihiv, cittadina a nord di Kiev, si cerca d'individuare l'esecutore, il pilota dell'aereo da cui è stata sganciata la bomba e poi risalire nella catena di comando per contestare i crimini di omicidio di civili e di attacco deliberato contro beni non d'interesse militare. A risponderne sarà il comandante del reparto e via via più in alto, fino allo Stato maggiore. Certo tutto questo lavoro potrebbe durare settimane, mesi, e via via saranno concesse le autorizzazioni a utilizzarli negli atti di accusa.
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