Andrea Margelletti, "preoccupano le truppe russe a Belgorod". Cosa sta preparando Putin
L'assalto decisivo potrebbe arrivare tra una settimana. Andrea Margelletti, presidente del Ce.SI Centro Studi Internazionali, nel suo quotidiano punto strategico sulla guerra in Ucraina, sulla Stampa, si concentra sul destino di Kharkiv, città del Nord del Paese vera e propria "porta" del Donbass. Sarà questo il prossimo epicentro bellico dell'offensiva russa. L'esercito invasore, dopo 45 giorni di "operazione militare speciale" sembra aver abbandonato definitivamente il sogno di occupare la capitale Kiev. Il ritiro delle truppe in Bielorussia e in Russia, però, non deve ingannare. Si tratta solo di un riposizionamento, per sferrare anzi un attacco ancora più devastante sul vero obiettivo di Mosca, l'Est dell'Ucraina.
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"A Nord-est - scrive Margelletti sul quotidiano torinese diretto da Massimo Giannini -, le forze russe continuano a bombardare la città di Kharkiv, mediante raid aerei e azioni di fuoco da parte dei sistemi di artiglieria russi. Dato che una parte delle truppe russe ritiratesi dagli Oblast di Kiev, Chernihiv e Sumy starebbe confluendo a Belgorod, città russa a pochi chilometri a Nord di Kharkiv, non è da escludere l'ipotesi che, nei prossimi giorni, le truppe russe possano tentare una nuova offensiva via terra per provare a prendere la città".
Ecco perché, sottolinea l'esperto, "è necessario che le forze russe si riorganizzino e si riarmino, prima di poter tornare nuovamente e pienamente operative". Secondo fonti del Ministero della Difesa britannico, tale operazione "potrebbe richiedere almeno un'altra settimana, prima che le truppe russe siano in grado di essere rischierate per tornare a combattere". Resta però evidente il fine ultimo della campagna militare russa: sono il Donbass e i territori meridionali intorno a Mariupol "le due direttrici rimaste aperte".