Toni Capuozzo ha pubblicato sui social alcun post in cui si occupa di quanto accaduto alla stazione ferroviaria di Kramatorsk, situata in Ucraina orientale e colpita da uno o più razzi che hanno causato almeno 39 vittime civili, tra cui 5 bambine, ma il bilancio potrebbe essere destinato ad aumentare in maniera drammatica. La responsabilità della strage è stata assegnata alla Russia, che dal canto suo descrive le accuse come “provocazioni”.
Capuozzo ha riportato le dichiarazioni di Volodymyr Zelensky (i russi stanno cinicamente colpendo la popolazione civile. È un male senza freni, se non verrà punito”. E poi quelle del sindaco Oleksander Honcharenko, secondo cui c’erano quattromila persone alla stazione quando è stata colpita da due missili. “La Nato tace - fa notare Capuozzo - c’è un’altra ipotesi: si tratta di un missile ucraino diretto verso posizioni russe, intercettato e caduto disgraziatamente proprio su civili innocenti. Il colpevole? La guerra. Un’altra ipotesi è un malfunzionamento del missile, dovuto a un’elettronica antiquata, che l’ha fatta precipitare, più che esplodere. Fosse esploso avrebbe fatto vittime nel raggio di un chilometro”.
Kramatorsk, Enrico Mentana: "La stazione bombardata un terribile salto di livello, lo scenario peggiore"
Nella mattinata di venerdì 8 aprile l'Ucraina è stata vittima di un ennesimo attacco russo. A essere p...Poi Capuozzo si è occupato del dettaglio della scritta in russo su un missile, recitante “per i bambini”: “È un’arma di produzione russa, ma non più in uso dal 2019 nell’esercito russo, e ora in dotazione dell’esercito ucraino. La domanda più logica - perché? - è sepolta dalla follia della guerra. La seconda domanda - chi è stato? - ha una risposta, se confidiamo nella lealtà di quella che non è una parte terza nel conflitto. La Nato sa, perché monitora tutti i lanci di missili e dunque sa da dove è partito”.