Silvio Berlusconi e Marta Fascina, "le tensioni coi figli? Sì, il Cav...". Dell'Utri, confessione sulle "quasi nozze"
Le "quasi-nozze" faranno tendenza. Marcello Dell'Utri era presente ad Arcore, poche settimane fa, per la cerimonia che ha visto l'amico Silvio Berlusconi e la compagna Marta Fascina unirsi "simbolicamente" davanti a pochi invitati scelti, familiari e collaboratori e amici storici. E ora, intervistato da Repubblica, il gran visir di Forza Italia in Sicilia ricorda sibillino: "Ah, il quasi-matrimonio, come dite voi. Che bella cerimonia, allegra. Una festa dell'amore e dell'amicizia. Ha diretto lui le danze".
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L'intervistatore gli ricorda che "i figli hanno impedito un rito ufficiale", suggerendo i timori avanzati da Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi. "Ma sì, c'è stata qualche tensione ma lui ha appianato tutto - conferma Dell'Utri -. Posso dire che questa formula delle quasi-nozze farà tendenza?".
Nell'intervista, Dell'Utri parla a ruota libera anche di politica interna ed estera, a cominciare dal rapporto ormai incrinato tra il Cavaliere e Vladimir Putin, che per primo fece avvicinare agli Stati Uniti nei giorni storici di Pratica di Mare. "Lui (Berlusconi, ndr) ha portato verso l'Occidente il presidente russo che poi si è rivelata una persona diversa. Berlusconi è sorpreso e dispiaciuto. Non riconosce più l'amico Vladimir Putin. Però Silvio sarebbe la persona ideale a svolgere un ruolo di mediatore internazionale per risolvere il conflitto in Ucraina. So che il Ppe l'avrebbe proposto, assieme ad Angela Merkel, per quell'incarico". In ogni caso, sottolinea Dell'Utri, non è corretto parlare di "errori" strategici del Cav sulla Russia, anzi tutto al contrario.