Finito lo stato di emergenza per il Covid, Carlo Freccero e i suoi illustri compagni della commissione “Dubbio e precauzione” hanno dovuto ricalibrarsi. Da no-green pass a filo-russi il passo è breve ed è stato compiuto da molti, non solo dagli esaltati dei social ma anche da intellettuali, o presunti tali.
E ovviamente cosa ci si poteva aspettare dall’ex direttore di Rai2 nonché componente del consiglio di amministrazione dell’azienda televisiva di viale Mazzini? Un commento così becero e falso da chiedersi se Freccero ci è o ci fa: gli auguriamo la prima, perché se fosse la seconda, allora sarebbe davvero dura dormire la notte con la coscienza sporca. Mariupol è stata praticamente rasa al suolo dai bombardamenti russi, ma a lungo si è dibattuto sul raid che ha distrutto un ospedale pediatrico: sotto le macerie sono rimaste bloccate più di 500 persone, ma per fortuna molte sono state tratte in salvo, con il bilancio dei morti rimasto basso.
Otto e mezzo, Lilli Gruber interrompe il giornalista russo Fedorov: "Questa è una guerra"
Corpo a corpo dialettico a Otto e mezzo tra Lilli Gruber e il giornalista russo Petr Fedorov. "In Italia tra colleg...Siccome non c’è stata la strage che purtroppo lasciava presagire la vicenda nelle ore immediatamente successive ai bombardamenti, Freccero e i suoi simili hanno pensato bene di bollare come “fake news” la distruzione dell’ospedale pediatrico. In particolare l’ex direttore di Rai2 ha dichiarato quanto segue: “Sappiamo che esiste materiale prodotto a scopo propagandistico, e un buon esempio è il bombardamento dell’ospedale pediatrico a Mariupol con la sua influencer incinta”. Influencer, come la chiama Freccero senza alcuna vergogna, che è morta a causa dei bombardamenti, e con lei il bimbo che portava in grembo.