Noemi Letizia "insultata e strumentalizzata": la vendetta, ecco chi trascina in tribunale. Nomi pesantissimi...
"Guai a chi continuerà a chiamarmi papi girl". Noemi Letizia non ne può più e annuncia cento richieste di risarcimento danni nei confronti di chi, in questi anni, l’ha “insultata e strumentalizzata”. Come riporta il Mattino l’'ex adolescente del Casoriagate”, ora in attesa del quarto figlio, si affida a un noto studio di avvocati napoletani per mettere la parola fine al “tritacarne mediatico” cominciato nel 2009, quando l’allora premier Silvio Berlusconi arrivò a sorpresa alla sua festa dei 18 anni in un locale sulla circumvallazione esterna, il giorno prima di un vertice straordinario convocato in prefettura per far fronte all’emergenza rifiuti.
"Chi ha gettato fango su di me, devastando la mia reputazione e la mia psiche, pagherà fino all’ultimo centesimo. Ero una ragazzina, adesso sono una donna: mi avete ferita, assumetevi le vostre responsabilità", ha detto al Mattino. La ragazza di Portici secondo quanto sostengono gli avvocati loro sarebbe finita in un vortice di “insulti e maldicenze” creato da chi avrebbe avuto interesse a “amplificare queste notizie per fini politici, cinematografici e giornalistici” e adesso sarà chiamato a risponderne: “Lo fa per i suoi figli - si legge tra le motivazioni - hanno il diritto di conoscere la verità. Devono sapere che la madre non è quella descritta da giornali e tv”.
Nella lista degli intestatari dei fascicoli depositati in tribunale c'è il regista napoletano Paolo Sorrentino “colpevole” di averla rappresentata nel film “Loro 2” sulla vita di Silvio Berlusconi in maniera “infamante” e secondo lei “assai lontana dalla realtà”; e pure il rapper Fabri Fibra che la ha inserita “impropriamente” nel brano dal titolo “Escort” che nella strofa “incriminata” canta così: “Ho sognato di condurre Striscia la Notizia con Noemi Letizia fatta a pezzi in una borsa di Krizia. Davo il culo per un posto in tv o un pezzo di pizza”.
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Da oggi in poi chiunque decida di parlare, o scrivere, di Noemi Letizia è meglio che lo sappia, dicono gli avvocati: “Abbiamo già preparato cento richieste di risarcimento, non esiteremo ad aggiungerne altre. Ogni commento fuori luogo, ogni parola non consona alla dignità della persona, affidata ai social o ai media, verrà denunciata nelle sedi competenti civili e penali. In attesa di far venire fuori la verità", concludono, "non sarà permesso a nessuno di continuare a gettare fango". Uomo (o donna) avvisato, mezzo salvato.
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