Rula Jebreal, Vladimir Putin e il sospetto: "Se lui non è il nemico, chi sono gli alleati?"
"A coloro che dicono che Vladimir Putin non è il nemico perché il nemico mostruoso è la guerra - scrive Rula Jebreal su Twitter -: ma vi state rendendo conto che questa guerra l'ha orchestrata Putin? Se minacciare l'Europa con guerre nucleari e massacrare l'Ucraina non fa di Putin il vero nemico, allora chi sono gli alleati?". La giornalista israeliana palestinese con cittadinanza italiana si schiera senza se e senza ma a favore del sostegno al governo di Kiev e del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Parole durissime, non isolate. Quotidianamente la Jebreal si espone contro gli orrori della guerra russa.
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"Hanno bombardato un teatro a Mariupol dove c’era scritto bambini. È stata bombardata anche la Croce Rossa, 160mila ucraini sono senza acqua o cibo. Putin rifiuta di far passare gli aiuti umanitari. Siria docet! Morire di fame o morire sotto dittatura?", è l'inquietante e amarissimo dilemma. O ancora: "Le ucraine sotto le bombe scrivono come evitare gravidanze in caso di stupro da parte dei soldati russi—se uccidere i cani per non morire di fame. Prendo atto, per tanti in Italia la soluzione: gli ucraini devono sottomettersi alla dittatura. Il degrado morale/democratico è spaventoso".
Un mese fa ad Atlantide su La7, intervistata da Andrea Purgatori, rincarava la dose sul presidente russo, definito "un uomo isolato e paranoico. Durante la pandemia si nascondeva letteralmente. L'immagine del tavolo lunghissimo, per esempio: era terrorizzato dal portarsi il Covid in casa. L'unico leader che ha incontrato da vicino è stato Bolsonaro, gli ha fatto fare tre tamponi poi chissà cosa ha fatto con il suo Dna. Si è circondato di yes-men, è un dittatore paranoico, pericolosissimo". Secondo la Jebreal Putin è rimasto "sorpreso da quello che è accaduto, Germania ed Europa hanno disposto sanzioni devastanti, gli oligarchi sono terrorizzati, i russi sono ostaggi di un dittatore, se metti un commento su Twitter a favore della pace ti arrestano, arrestano mamme e bambini che mettono i fiori davanti all'ambasciata ucraina. Putin - concludeva - commetterà i crimini di guerra che ha già commesso in Cecenia e Siria, e lo farà nel cuore dell'Europa. Questo uomo è impazzito".