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L'aria che tira, Maria Giovanna Maglie contro il governo: "Casca a pezzi e i partiti pensano alla poltrona"

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Ospite de L'Aria che tira nella puntata andata in onda su La7 giovedì 31 marzo, Maria Giovanna Maglie non le manda a dire. "Vedo nella conferenza di Mario Draghi tre ordini di problemi - esordisce in collegamento con Myrta Merlino -. Se dobbiamo discutere della neutralità dell’Ucraina, di situazione delle aree già contese come il Donbass, allora perché abbiamo riempito di armi questa guerra, l’abbiamo consentita e abbiamo messo le sanzioni? Queste sarebbero potute essere condizioni da onorare immediatamente, dopo 2-3 giorni di guerra. Oppure se così non è non è questo l’argomento del negoziato".

 

 

Insomma, stando alle sue parole la giornalista sembra prendere le difese di Giuseppe Conte che sta facendo barricate al governo sull'aumento delle spese militari. Il problema secondo la Maglie è che "questo governo casca a pezzi ed è per questo costretto in continuazione a ricorrere al voto di fiducia, ha paura di non farlo, stavolta nonostante la stampella congrua e robusta dell’opposizione".

 

 

Ma non è finita qui, perché la giornalista non può fare a meno di non notare che "dietro a tutto questo discorso sulla guerra c'è una totale mancanza di dibattito nel Paese e con il Paese, due terzi degli italiani, forse di più, sono contrari a tutto l'ambaradan che abbiamo messo su". Infine la frecciata ai partiti. Ma non a tutti, solo a quelli che "tirano fuori il capino, poi lo ritirano indietro perché pensano alla poltrona". Da qui l'amara conclusione: "È un quadro desolante".

 

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