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Generale Camporini, farsa ai negoziati turchi? "Qualcosa di molto strano", il sospetto dell'ufficiale

Il generale Camporini

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Punto militare da Myrta Merlino a L'aria che tira su La7, nella puntata del 29 marzo, con il generale Vincenzo Camporini: "Dal punto di vista militare le posizioni non stanno cambiando in modo drammatico ma la situazione è estremamente dinamica", spiega, "perché ci sono attacchi e contrattacchi, che comunque dimostrano la capacità ucraina di resistere e la capacità russa di mantenere la pressione". E questo accade "mentre a Istanbul si discute di una possibile soluzione. Negoziare mentre i combattimenti continuano è qualcosa di non consueto".

Qui l'intervista a L'aria che tira del generale Vincenzo Camporini

 

 

Generalmente, prosegue il generale, "c'è un cessate il fuoco, ci si siede intorno a un tavolo e si vede come procedere. Qui ci sono dei contendenti che stanno cercando di dimostrare la propria forza". I negoziati "non avranno una durata limitata. Bisogna vedere le richieste da parte della Russia. C'è stato un cambiamento nelle pretese di Mosca", osserva Camporini, e "probabilmente un accordo è possibile". Di certo, la questione principale resta "il Donbass". Mariupol, aggiunge il generale, "la do per persa, ormai è isolata e circondata. Il punto fondamentale è che con la caduta di Mariupol si saldano la Crimea il Donbass e la Russia. Così il Mar d'Azov diventa russo. All'Ucraina resterebbe la costa settentrionale del Mar Nero". 

 

 

Intanto la Russia non abbandona completamente i tentativi, se non di catturare, almeno di circondare Kiev. Lo ha affermato il portavoce del ministero della Difesa ucraino, Oleksandr Motuzyanyk, sottolineando che l’esercito russo vuole mantenere l’accerchiamento anche di Chernihiv, Kharkiv e Sumy. Secondo lui le truppe russe hanno intenzione di spostare parte dei militari e degli armamenti verso le regioni di Donetsk e Luhansk, per ottenere il pieno controllo sul Donbass. Come sostiene Camporini.

 

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