Antonella Viola su Fedez: "Raccontare in lacrime la malattia? Cosa c'è dietro al suo gesto"
Il video di Fedez, quello in cui il cantante parla del suo "problema di salute" a milioni di persone sui social, è stato di insegnamento per molti di noi: ne è convinta Antonella Viola, immunologa dell'università di Padova. "Parlando della sua malattia sui social, mettendoci la faccia, l’anima, le lacrime, le emozioni e persino la paura, Fedez ha compiuto un gesto due volte rivoluzionario", ha scritto la Viola su La Stampa. Secondo lei, infatti, il cantante da una parte ha "spazzato via quel preconcetto che ci fa vergognare del nostro corpo malato" e dall'altra "ha restituito al mondo maschile quella fragilità che gli stereotipi di genere gli negano".
"Fedez ci ha mostrato che prendersi cura di sé, ascoltare i segnali che il corpo ci manda e fare prevenzione non significa essere deboli o paranoici - ha continuato l'immunologa -. Significa dare valore alla vita e a tutto l’amore che c’è o che potrà arrivare". Secondo la Viola, insomma, quello del rapper è stato un bel gesto perché di solito si preferisce vivere la malattia nel silenzio: "Uno dei motivi per cui facciamo tanta fatica a parlare della malattia, che sia essa un’infezione, un tumore o una delle tante patologie che possono colpire gli esseri umani, è l’idea strisciante che la malattia sia un qualcosa di cui vergognarsi, come se fosse una colpa".
Questa concezione della malattia è anche alla base, prosegue la Viola, di "quelle pseudoscienze o quelle sette religiose che ritengono la malattia una manifestazione dei turbamenti dell’animo e che, nei casi estremi, portano i malati a rinunciare alle cure mediche per intraprendere costosi percorsi di meditazione spirituale". E ancora: "Ed è sempre a causa di questo retropensiero che molte persone hanno difficoltà a dichiarare di dover subire un intervento chirurgico o di dover affrontare un percorso di cura; un pudore che sfocia addirittura nella vergogna quando la malattia è un disturbo dell’umore, come la depressione".